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mercoledì 20 giugno 2012

MARTINA MAROTTA PRIMA CLASSIFICATA AL CONCORSO "FRANCESCO PINZONE" AD UCRIA IN SICILIA.






Di seguito riportiamo l’articolo pubblicato da "La Repubblica Veneta" sul prezioso risultato conseguito dalla giovane poetessa toscana Martina Morotta ( Foto a sx) al Premio letterario Francesco Pinzone..



Sarà una lunga trasferta per Martina Marotta quella che, con oltre 1.000 Km di strada da percorrere da Prato, città dove vive, la porterà in Sicilia, ad Ucria, in provincia di Messina dove la giuria del Premio Letterario Francesco Pinzone le ha assegnato il Primo Posto nella classifica riservata ai giovani. Già lo scorso anno e nel 2010, sempre nel piccolo centro siciliano, Martina aveva riscosso un notevole successo con poesie che poi hanno fatto anche la storia poetica della giovane promessa della letteratura italiana. L’Avvocato Francesco Niosi, Presidente dell’Associazione Turistica ProLoco “Città di Monte Castello in Valdemone” di Ucria ed organizzatore del premio letterario ha curato, con meticolosità, ogni particolare del concorso che, giunto alla Quinta edizione, ha visto la partecipazione di tanti concorrenti provenienti da molte regioni italiane. Quest’anno Martina ha vinto con una una lirica dedicata alle vittime della strada, quelle vittime che incrementano il numero dei morti delle “stragi del sabato sera”. Una struggente poesia con la quale mette il lettore di fronte alla nuda realtà della morte provocata da un incidente stradale. Da poco entrata in Croce Rossa Italiana, Martina ha voluto mettere nero su bianco e parlare dell’operato di coloro che, definiti Angeli della Vita, portano la loro esperienza e professionalità per servizi di soccorso. Pur essendo ancora troppo giovane per poter operare in ambulanza la giovane poetessa pratese ha saputo però esprimere con estrema realtà gli attimi convulsi di un soccorso su strada vivendoli non da spettatore come potrebbe raccontare un qualsiasi cronista, ma da protagonista, da ferito prima e da vittima poi. Ed è questa la bravura di Martina, trattare un problema così delicato come la morte per ammonire i coetanei a non lasciarsi travolgere dal pericoloso connubbio alcool e guida. “Questa mia poesia è e deve essere considerata come un monito per chi, di sabato sera, in modo particolare, si mette alla guida dopo aver bevuto o assunto altro in discoteca, senza nessun rispetto per se stessi e per gli altri.”Continua Martina “Per questi comportamenti demenziali di chi non crede nei valori veri della vita altre persone, vittime innocenti, vengono uccise. E’ protagonista della mia poesia un ventenne, che ho immaginato vittima delle follie post-discoteca. Spero che i miei versi possano servire ai miei coetanei inducendoli a riflettere sui pericoli dell’abuso dell’alcol e di altre sostanze nocive”. Non possiamo che ringraziare …. Un monito ai giovani che arriva da una giovanissima porterà certamente i suoi frutti. 


Edited by, mercoledì 20 giugno 2012, ore 14.38.

1 commento:

  1. Veramente brava. La poesia dedicata alle vittime della strada è qualcosa che ti colpisce nel profondo. Mi complimento con la giovane Martina Marotta.

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