Ucria (Me) - Dopo gli ottimi risultati
conseguiti attraverso i progetti “Ucria, Arte e Sacralità” –
“Ucria e le sue radici” ed “Ucria Sicura”, la Pro Loco si è
posta un altro importante obiettivo: recuperare e riportare
all’originario splendore un’opera d’arte custodita in paese. Abbiamo intervistato il
presidente della pro loco Francesco Niosi (foto a sx) per saperne di più.
Presidente nei giorni
scorsi ha parlato sommariamente di un nuovo progetto. Può dirci
qualcosa in più?
Il desiderio della Pro
Loco è quello di avviare al restauro almeno una delle tante opere
d’arte custodite in paese affinché tutti possano ammirarne
l’antico splendore. Ucria custodisce molte opere che, purtroppo,
manifestano i segni del tempo.
Dobbiamo ringraziare il
nostro parroco se negli ultimi anni sono stati effettuati importanti
interventi conservativi. Senza il suo prezioso interessamento la
situazione sarebbe nettamente più grave.
Avete già individuato il bene artistico da restaurare?
Molte sarebbero le opere bisognose di interventi di restauro. Tuttavia, abbiamo concentrato la nostra attenzione sull’altare ligneo della Madonna delle Grazie che tutti possono ammirare all’interno della Chiesa Madre.
Si tratta di un’opera di rara bellezza e crediamo sia necessario attivarsi senza ulteriore indugio prima che il trascorrere del tempo peggiori la situazione.
Cosa farete
nell’immediato?
Intanto chiederemo a
Padre Carmelo di essere ricevuti per capire quale sia l’iter
burocratico che bisogna seguire al fine di intervenire sui beni della
Chiesa. Subito dopo ci attiveremo per individuare i possibili
restauratori ai quali sarà chiesto un preventivo. Credo sia,
altresì, necessario interpellare la Sovraintendenza ai beni
culturali. Ma ripeto… per questo parleremo col nostro parroco.
E’ inutile
nasconderlo, il problema maggiore sarà quello economico. Come
pensate di recuperare i fondi necessari?
Purtroppo non è mai
stato semplice reperire fondi da destinare ad iniziative del genere.
Tuttavia, bisogna lanciarsi in questa nuova “avventura” con
ottimismo. Lo dobbiamo ai nostri figli e alle future generazioni.
Sicuramente ci rivolgeremo alla Curia Vescovile che, tra le altre
cose, dovrà autorizzare gli interventi di restauro. Chiederemo aiuto
a tutti gli Enti preposti. Inoltreremo istanza di finanziamento a
Comune, Provincia e Regione.
Cercheremo di coinvolgere
le altre Associazioni locali e quelle che solitamente sostengono
iniziative di interesse socio-artistico-culturale. Chiederemo aiuto
ai tanti ucriesi che, certamente, non faranno mancare il proprio
apporto.
Quanto tempo passerà
prima di rivedere l’altare della Madonna delle Grazie perfettamente
restaurato?
In questo momento non
saprei dirle. Molto dipenderà dal percorso burocratico che ci
inviteranno a seguire, dal costo, dai tempi di restauro e dagli aiuti
finanziari che riceveremo.
Dunque c’è da
aspettarsi tempi piuttosto lunghi?
Ci vorrà sicuramente del
tempo. Ma non dimentichi una cosa: chi inizia è a metà dell’opera.
Le cito ad esempio il
progetto “Ucria e le sue radici” culminato, dopo due anni di
intenso lavoro, con l’intitolazione della Piazza e del Monumento
agli Emigrati. Inizialmente erano in pochi a crederci. La nostra
ostinazione, il determinante aiuto di moltissimi emigranti e
l’intervento dell’Amministrazione comunale ci ha permesso di
vivere, il 14 Agosto del 2011, uno dei momenti più belli ed intensi
dell’ultimo ventennio.
In alcune precedenti
interviste ha spesso fatto riferimento alla provvidenza divina di
manzoniana memoria. Ci crede veramente?
Credo nel lavoro serio e
responsabile. Quando un risultato si persegue con impegno e passione
il sostegno, prima o poi, arriva. Anche quello divino.
E poi credo molto nella
generosità degli ucriesi che sanno apprezzare le iniziative di un
certo spessore e non si sono mai tirati indietro anche in tempi di
grande crisi.
Per essere una
Associazione giovane avete già raccolto parecchi successi e
nell’ambiente delle Pro Loco siete molto apprezzati. Di voi dicono
che, in molti casi, avete fatto scuola.
Questo non può che farci
piacere e ci ripaga dei tanti sforzi. Godere della stima delle altre
pro loco è certamente uno stimolo in più per continuare su questa
strada. Il nostro obbiettivo è quello di migliorarci nell’interesse
della nostra comunità. Compito certamente non facile ma se vogliamo
fare volontariato seriamente abbiamo l’obbligo di provarci.
Concludiamo questa
intervista con un grosso in bocca al lupo per tutte le iniziative che
la Pro Loco ha in cantiere.
Da animalista convinto mi
viene sempre difficile rispondere col tradizionale “crepi il lupo”.
Per voi - e solo per questa volta - farò un’eccezione e dunque….
crepi il povero mammifero.
Edited by, sabato 3 novembre 2012, ore 11.53.
Nessun commento:
Posta un commento