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sabato 3 novembre 2012

UCRIA (ME): LA PRO LOCO LANCIA UN NUOVO PROGETTO "ADOTTIAMO UN'OPERA D'ARTE".









Ucria (Me) - Dopo gli ottimi risultati conseguiti attraverso i progetti “Ucria, Arte e Sacralità” – “Ucria e le sue radici” ed “Ucria Sicura”, la Pro Loco si è posta un altro importante obiettivo: recuperare e riportare all’originario splendore un’opera d’arte custodita in paese. Abbiamo intervistato il presidente della pro loco Francesco Niosi (foto a sx) per saperne di più.



Presidente nei giorni scorsi ha parlato sommariamente di un nuovo progetto. Può dirci qualcosa in più?
Il desiderio della Pro Loco è quello di avviare al restauro almeno una delle tante opere d’arte custodite in paese affinché tutti possano ammirarne l’antico splendore. Ucria custodisce molte opere che, purtroppo, manifestano i segni del tempo.
Dobbiamo ringraziare il nostro parroco se negli ultimi anni sono stati effettuati importanti interventi conservativi. Senza il suo prezioso interessamento la situazione sarebbe nettamente più grave.


Avete già individuato il bene artistico da restaurare?

Molte sarebbero le opere bisognose di interventi di restauro. Tuttavia, abbiamo concentrato la nostra attenzione sull’altare ligneo della Madonna delle Grazie che tutti possono ammirare all’interno della Chiesa Madre.

Si tratta di un’opera di rara bellezza e crediamo sia necessario attivarsi senza ulteriore indugio prima che il trascorrere del tempo peggiori la situazione.

Cosa farete nell’immediato?
Intanto chiederemo a Padre Carmelo di essere ricevuti per capire quale sia l’iter burocratico che bisogna seguire al fine di intervenire sui beni della Chiesa. Subito dopo ci attiveremo per individuare i possibili restauratori ai quali sarà chiesto un preventivo. Credo sia, altresì, necessario interpellare la Sovraintendenza ai beni culturali. Ma ripeto… per questo parleremo col nostro parroco.

E’ inutile nasconderlo, il problema maggiore sarà quello economico. Come pensate di recuperare i fondi necessari?
Purtroppo non è mai stato semplice reperire fondi da destinare ad iniziative del genere. Tuttavia, bisogna lanciarsi in questa nuova “avventura” con ottimismo. Lo dobbiamo ai nostri figli e alle future generazioni. Sicuramente ci rivolgeremo alla Curia Vescovile che, tra le altre cose, dovrà autorizzare gli interventi di restauro. Chiederemo aiuto a tutti gli Enti preposti. Inoltreremo istanza di finanziamento a Comune, Provincia e Regione.
Cercheremo di coinvolgere le altre Associazioni locali e quelle che solitamente sostengono iniziative di interesse socio-artistico-culturale. Chiederemo aiuto ai tanti ucriesi che, certamente, non faranno mancare il proprio apporto.

Quanto tempo passerà prima di rivedere l’altare della Madonna delle Grazie perfettamente restaurato?
In questo momento non saprei dirle. Molto dipenderà dal percorso burocratico che ci inviteranno a seguire, dal costo, dai tempi di restauro e dagli aiuti finanziari che riceveremo.

Dunque c’è da aspettarsi tempi piuttosto lunghi?
Ci vorrà sicuramente del tempo. Ma non dimentichi una cosa: chi inizia è a metà dell’opera.
Le cito ad esempio il progetto “Ucria e le sue radici” culminato, dopo due anni di intenso lavoro, con l’intitolazione della Piazza e del Monumento agli Emigrati. Inizialmente erano in pochi a crederci. La nostra ostinazione, il determinante aiuto di moltissimi emigranti e l’intervento dell’Amministrazione comunale ci ha permesso di vivere, il 14 Agosto del 2011, uno dei momenti più belli ed intensi dell’ultimo ventennio.

In alcune precedenti interviste ha spesso fatto riferimento alla provvidenza divina di manzoniana memoria. Ci crede veramente?
Credo nel lavoro serio e responsabile. Quando un risultato si persegue con impegno e passione il sostegno, prima o poi, arriva. Anche quello divino.
E poi credo molto nella generosità degli ucriesi che sanno apprezzare le iniziative di un certo spessore e non si sono mai tirati indietro anche in tempi di grande crisi.

Per essere una Associazione giovane avete già raccolto parecchi successi e nell’ambiente delle Pro Loco siete molto apprezzati. Di voi dicono che, in molti casi, avete fatto scuola.
Questo non può che farci piacere e ci ripaga dei tanti sforzi. Godere della stima delle altre pro loco è certamente uno stimolo in più per continuare su questa strada. Il nostro obbiettivo è quello di migliorarci nell’interesse della nostra comunità. Compito certamente non facile ma se vogliamo fare volontariato seriamente abbiamo l’obbligo di provarci.

Concludiamo questa intervista con un grosso in bocca al lupo per tutte le iniziative che la Pro Loco ha in cantiere.
Da animalista convinto mi viene sempre difficile rispondere col tradizionale “crepi il lupo”. Per voi - e solo per questa volta - farò un’eccezione e dunque…. crepi il povero mammifero.


Edited by, sabato 3 novembre 2012, ore 11.53.

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